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martedì 30 dicembre 2014

Venite a me voi tutti ...


In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero» (Mt 11,28-30).
Sappiamo che Gesù non solo disse, ma dice ... a me, a te ... e non solo dice ma compie ciò che dice, se lo accogliamo.



venerdì 12 dicembre 2014

Ascolta Israele ...

Oggi Israele è la Chiesa, è ciascuno di noi. Possiamo mettere il nostro nome al posto di Israele.  "Ascolta Rosella, Miriam, Enrico ... "

"Ascoltare" in senso biblico non è solo udire o prestare attenzione, ma "FARE" quella Parola, con l'aiuto dello Spirito Santo naturalmente! Essere obbedienti a Dio.

Ogni domenica è Pasqua! E' la festa di inizio settimana che darà il LA alla settimana, nella gioia che Gesù è con noi vivente

Domenica 7 dicembre 2014 era la II domenica di Avvento.
Chi ha partecipato all'Eucarestia, o ha contemplato la Parola,  ha ricevuto la "sua" Parola







venerdì 28 novembre 2014

La Parola non passerà

E disse loro una parabola: «Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina.  Così anche voi:  quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.   In verità io vi dico:  non passerà questa generazione prima che tutto avvenga.
Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. (Luca 21, 29-33).
Quando leggiamo la Bibbia compiamo un'azione "che non passerà".

giovedì 27 novembre 2014

Cenacolo Novembre 2014

Dove due o tre sono riuniti in mio nome, là io ci sono" (Matteo 18,20) 
Sono stati momenti intensi di confronto e preghiera!
Siamo partiti dai passi dove troviamo il "Cenacolo", quello di Gerusalemme, dove Gesù con gli Apostoli istituì l'Eucarestia nell'ultima cena, dove apparve vivo ai discepoli la sera di Pasqua. e dove in seguito Maria con gli Apostoli si raccoglievano in preghiera, dove infine scese lo Spirito Santo e riempì tutti i presenti.
Nei nostri Cenacoli cerchiamo di fare tesoro della presenza di Gesù, della presenza di Maria, della presenza irruente dello Spirito Santo come nella Pentecoste. E ... quando si invoca lo Spirito, quando si prega il Rosario con Maria, non è forse sempre pentecoste?

Oltre ai passi dei Vangeli e di Atti, abbiamo riflettuto insieme sul n.  .......... della Evangelii Gaudium: lezione che, nel cuore della città di Torino, ci ha riempiti di gioia e di decisiuone.

Si è infine riflettuto e preso sempre più profonda consapevolezza della Parola che accompagna in modo particolare il nostro movimento. La parola di Maria a Cana: "Fate quello che vi dirà" (Giovanni 2,5): per noi è Parola che dà senso profondo alla nostra vita. Dal SI' di Maria all'Annunciazione, rimbalza su di noi la Sua voce che invita ed insieme accompagna a fare "quello che ci dirà", i nsomma, ad essere totalmente disponibili, come servi inutili, ai progetti di Dio. E, dicevamo, come i servi, vedremo (o non vedremo, non importa),  i miracoli dell'acqua trasformata in vino nella nostra vita ed in quella degli altri.

Camminò con Dio

Ci ha colpito un'espressione che ritorna sovente fin dai primi capitoli di Genesi: "Camminò con Dio". 
La  troviamo per la prima volta nella figura di Enoch, di cui si parla in Genesi 5,22:
"Enoch camminò con Dio".
Leggendo la nota della Bibbia TOB, vediamo che l'espressione "camminare con Dio" - che ritornerà ancora in seguito - significò nel giudaismo successivo "agire sempre  secondo la volontà di Dio".  Chi non pensa a Maria, la madre di Gesù, che nell'Annunciazione dice "Eccomi, sono la serva del Signore, si compia in me ciò che hai detto" ?
Enoch fu un personaggio che influì talmente sulla fantasia popolare da suscitare una serie di libri (in particolare il Libro di Enoch) che però non furono accolti tra i libri canonici della Bibbia, ma furono ritenuti apocrifi.
Come avvenne in seguito per Elia, la tradfizione lo fa "scomparire" come rapito da Dio.

sabato 8 novembre 2014

Il Dottor Sottile



Oggi ricordiamo il Beato Duns Scoto, teologo dell'Immacolata, che ha riempito di Luce il suo tempo.
Dottor Sottile per la profo ndita e la chiarezza delle sue speculazioni!
Per chi hi volesse approfondirne la teologia e la spiritualità  abbiamo messo un link al Centro Duns Scoto nella colonna a sinistra. Ci pare un ottimo sito!

venerdì 17 ottobre 2014

Vuoti di orgoglio pieni di amore

Briciole n. 5

Vuoti di orgoglio pieni di amore
Signore, non si inorgoglisce il mio cuore
e non si leva con superbia il mio sguardo;
non vado in cerca di cose grandi, superiori alle mie forze.
lo sono tranquillo e sereno come bimbo svezzato in braccio a
sua madre, come un bimbo svezzato è l'anima mia.
Speri Israele nel Signore, ora e sempre (Salmo 130/131).
Il pellegrino orante respinge la grande tentazione di voler essere
come Dio, arbitro del bene e del male.

Una Donna vestita di sole


L’Apocalisse è un libro misteriosissimo, in cui non solo abbiamo una letteratura particolare, ma abbiamo come un messaggio segreto, cifrato, pagine misteriose, che però ci danno tanta gioia! l’Apocalisse è un qualcosa di bello, di stupendo che ci parla del paradiso, di quella festa di luce, di fuoco, a cui noi dobbiamo aggiungere altro fuoco. Il destino dell’uomo è un destino di fiamma: in questa vita dobbiamo raccogliere il fuoco per aumentare il fuoco alla grande festa della sala del convito!
Ed ecco, assistiamo a questo portento della chiesa escatologica, la chiesa che sarà quando saranno cieli nuovi e terra nuova. “Si aprì il tempio di Dio e apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle.”
Prima che si parlasse di Gesù Cristo in Genesi si parlò della Madonna, e nell’ultimo libro della Scrittura si parla della Madonna: tutta la Rivelazione è chiusa, circondata dalle dodici stelle della Madonna!
Non contestiamo mai la preghiera in genere, ma in particolare la preghiera, la devozione a Maria! E’ un punto fondamentale. Non contestiamola mai! L’Ave Maria, l’Ave Maria, l’Ave Maria! (cfr Padre Giuseppe Maria).

Con Gesù è gioia


Non pensiamo che vivere da cristiani sia una cosa triste, quasi vivere una “mezza” vita. NO! Gesù non toglie nulla: Gesù dona sempre, dona tutto!
Gesù si presenta così nel Cenacolo dopo la risurrezione:
“ La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi!” (Giovanni 20, 19-21).

E Papa Francesco ci ricorda:
“La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia” (Evangelii Gaudium n, 1).
La pace sia con voi! Troviamo sovente questo saluto sulla bocca di Gesù quando incontra i suoi: la pace è il dono della pienezza di tutti i beni, della salvezza in tutta la sua ricchezza: il non mancare il bersaglio nella vita.

martedì 7 ottobre 2014

Perché piangi Francesco?

Piangendo Francesco
disse un giorno a Gesù:
"Amo il sole, amo le stelle,
amo Chiara e le sorelle,
amo il cuore degli uomini,
amo tutte le cose belle...
O Signore, mi devi perdonare
perché te solo io vorrei amare."
Sorridendo il Signore gli rispose così:
"Amo il sole, amo le stelle,
amo Chiara e le sorelle,
amo il cuore degli uomini,
amo tutte le cose belle...
O Francesco, non devi piangere più,
perché io amo ciò che ami tu.
(Anonimo, dal calendario di Frate Indovino del 2001)

sabato 19 luglio 2014

Va’ da Gesù

Qualche spunto tratto da uno scritto del Padre Paolo Provera, un santo sacerdote Vincenziano che abbiamo avuto la gioia di conoscere.  Il linguaggio forse un po' superato, lascia intuire una fede ed un amore ardente per Gesù e per l' umanità: 

"... Anima che leggi, tu lo sai: proprio quando gli uomini con il più enorme dei delitti si proponevano di sbarazzarsi di Gesù, togliendolo per sempre dal mondo; proprio quando si disponevano a colpirlo coi più atroci supplizi, ad infliggergli le più tremende umiliazioni, la morte più straziante, proprio allora Gesù, che tutto conosceva, realizzò il suo sogno di darsi interamente a tutti, a ciascuno e per sempre; realizzò il sogno di darsi a te!
Tu allora non esistevi, ma Gesù con la sua scienza divina già ti vedeva, già penetrava il tuo cuore, l’anima tua ...

Nell’Eucaristia, è vero, Egli è nascosto, velato, nulla lo rivela ai sensi; la sua presenza è misteriosa, tale da mettere a prova la tua fede. Ma pure è presente: tu lo sai. Tu puoi andare da Lui sempre, con maggior facilità dei suoi contemporanei; puoi prostrarti dinanzi a Lui, aprirgli il tuo cuore, dare sfogo alla tua amarezza, mostrargli i tuoi dolori, esporgli i tuoi dubbi, le tue incertezze, domandargli la luce, la forza, il conforto, la pazienza che ti è necessaria.

Egli ti accoglie sempre con la stessa infinita bontà, con la stessa infinita compassione con cui accoglieva durante la sua vita mortale i sofferenti, i tormentati dai dolori fisici o morali, i peccatori desiderosi di ravvedersi. È vero tu non udrai la sua voce, ma se vai da Lui con fede viva, con grande confidenza; se vai da Lui con desiderio ardente ch’Egli ti sostenga, t’aiuti, la tua speranza non sarà delusa.

Va’ dunque da Gesù: Egli è il grande Consolatore, è Colui che solo ti può consolare perché conosce appieno i tuoi dolori, i tuoi affanni.

Va’ da Lui quando le difficoltà ti premono e le tue forze si mostrano così meschine: Egli è la Fonte di ogni forza, di ogni energia; è la Fonte inesausta d’ogni cosa buona, di ogni dono perfetto.

Va’ da Lui e attingi quanto ti è necessario, e se anche non ti trovi in necessità, se non gemi sotto la stretta del dolore, va’ ugualmente da Lui, vacci spesso. Ove troverai un amico più fedele?

Va’ da Gesù ed Egli t’insegnerà come si ama, t’insegnerà come lo devi amare".

martedì 8 luglio 2014

Dio non turba la nostra gioia

 "Dio non turba mai la gioia dei suoi figli se non per prepararne loro una più certa e più grande".
E' un gioiello che ci ha lasciato il  Manzoni.

Sfioriamo appunto questo tema: "La fede nella Provvidenza  divina".

Scrivo sfioriamo, perché in realtà si tratta di un abisso insondabile di amore divino che non riusciamo a scandagliare

martedì 1 luglio 2014

Perché avete paura?

Il Vangelo di oggi (Matteo 8, 23-27) ci porta sul lago in tempesta, sulla barca dove Gesù dorme mentre gli elementi sono scatenati ... 
Gli apostoli lo svegliano gridando:  «Salvaci, Signore, siamo perduti!».  Ed egli: «Perché avete paura, uomini di poca fede?» 

Sappiamo come finisce l'episodio.
Ma sovente nella vita i barconi ...  si rovesciano! Ma ... non diamo la colpa a Dio: basta pensare alle nostre responsabilità.

Penso alla piccola Teresa di Lisieux, che nella notte del dolore esclama: "Gesù dorme, ma c'è!" Quella ragazza aveva capito
cosa richiede Gesù!

Salvaci Signore!
Gridiamo a te dal fondo della nostra barca
bucata.
Tendi la tua mano
bucata
per amore.

Noi  vogliamo tenderti la nostra,anche senza toccare i "segni",
anche prima di vedere
il miracolo della Risurrezione!

domenica 29 giugno 2014

Lo scopo della vita

Lo scopo ultimo della vita è la lode eterna di Dio: coloro che raggiungono la pienezza della vita cristiana sono la lode più alta della Santissima Trinità:  "Ardere" per Dio!Non intendiamo qui parlare di qualcosa di aereo, poco concreto, tipo "spray" - direbbe Papa Francesco - ma di un qualcosa di estremamente concreto nella vita umana, basato
- sulla Rivelazione divina
- sull'insegnamento della Chiesa
- sull'esperienza dei santi Il 23 aprile scorso  sono stati canonizzati due papi: Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, ma chi è il Santo?Il santo è partecipe della ricchezza del Cristo. È santo chi è giunto
alla maturità di uomo fatto, alla misura di età della pienezza di Cristo (Ef 4,13).
Nel loro giorno natalizio infatti la Chiesa proclama il mistero pasquale realizzato nei santi che hanno sofferto con Cristo e con Lui sono glorificati (Sacrosanctum Concilium, n. 104).

venerdì 27 giugno 2014

Il Cuore Immacolato di Maria

Il sabato successivo alla solennità del Sacro Cuore di Gesù, la chiesa ha collocato la festa del Cuore Immacolato di Maria. Quest'anno è il 28 giugno.

Nel Vangelo della natività leggiamo: "Maria serbava in sé tutte queste cose, meditandole in cuor suo." (Luca 2,19) e nel Vangelo di oggi, dopo quelle misteriose parole di Gesù ritrovato nel tempio:  "Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore" (Luca 2,51) 
Anche Maria, Colei che ci è stata regalata da Gesù come Madre, ha un Cuore, un cuore materno che arde d'amore per noi Suoi figli e non cessa di richiamarci perché ci avviciniamo sempre più a Dio.  Maria non allontana mai da Dio, rivolgersi a Maria è essere portati più vicini a Suo Figlio Gesù: DIO.
Ci conviene ascoltare i richiami di Maria.
Il Movimento dell'Immacolata vive, assimila nella vita, in particolare, quella Parola di Dio riportata nell'episodio di Cana, dove Maria dice:
  
                                            "Fate quello che vi dirà!"



Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini

Oggi venerdì 27 giugno ricorre la solennità del Sacro Cuore di Gesù. E' una devozione molto sentita nella pietà popolare, diffusa in particolare dopo le rivelazioni private di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque, ma che affonda le radici nella Parola di Dio, nella Rivelazione.

Facendo una ricerca nella Bibbia, ho trovato che la parola "cuore" è molto usata da Dio nei confronti del cuore dell'uomo, ma con gioia trovo anche, la parola "Cuore" riferita da Dio a se stesso:  "Il mio cuore si commuove dentro di me, il mio intimo freme di compassione" (Osea 11,8).

Nel Vangelo Gesù parla del Suo Cuore con parole così pregnanti:
"Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo.  Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; (Matteo 11,28-29)

Accenno poi alla rivelazione privata di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque.
"Una volta, mentre ero davanti al Santo Sacramento con un po' di tempo a disposizione, (ché, di solito, i compiti affidatimi non me ne lasciavano molto) mi trovai tutta investita della sua divina presenza e con tanta forza da farmi dimenticare me stessa e il luogo in cui mi trovavo. Mi abbandonai al suo divino Spirito e, affidando il mio cuore alla potenza del suo amore, mi fece riposare a lungo sul suo divin petto e mi scopri le meraviglie del suo Amore e i segreti inesplicabili del suo Sacro Cuore, che mi aveva tenuti nascosti fino a quel momento, nel quale me lo apri per la prima volta. E lo fece in modo cosí reale e sensibile da non permettermi ombra di dubbio, dati gli effetti che questa grazia ha prodotto in me, anche se temo sempre di illudermi in tutto ciò che mi riguarda.
Ed ecco come, mi sembra, siano andate le cose.
Mi disse: «Il mio divin Cuore è tanto appassionato d'amore per gli uomini e per te in particolare, che, non potendo più contenere in sé stesso le fiamme del suo ardente Amore, sente il bisogno di diffonderle per mezzo tuo e di manifestarsi agli uomini per arricchirli dei preziosi tesori che ti scoprirò e che contengono le grazie santificanti e in ordine alla salvezza, necessarie per ritrarli dal precipizio della perdizione.
Per portare a compimento questo mio grande disegno ho scelto te, abisso d'indegnità e di ignoranza, affinché appaia chiaro che tutto si compie per mezzo mio ».
Poi mi domandò il cuore e io Lo supplicai di prenderlo. Lo prese e lo mise nel suo Cuore adorabile, nel quale me lo fece vedere come un piccolo atomo, che si consumava in quella fornace ardente. (tratto dal sito http://www.monasterovisitazione-baggiovara.org/ in data 27 giugno 2014).

E Santa Maria Margherita non è l'unica, ma molte volte Gesù si è manifestato ad anime privilegiate.

Non dimenticherei qui però che queste manifestazoni non sono necessarie alla fede. Gesù usa manifestarsi a tutte le persone umili che lo amano sinceramente, Ha una predilezione per gli umili. Sovente nella notte dello spirito, mentre tutto pare crollare, la fede è difficile e le raffiche di vento paiono sco nquassare la vita, ma "Lui c'è!". Così diceva Santa Teresa del Bambino Gesù nella notte più profonda dell'anima.

Quale amore smisurato per noi in questo Cuore divino ...


mercoledì 25 giugno 2014

Pecore e lupi

Oggi Gesù nel Cap. 7 di Matteo ci parla di falsi profeti che vengono in veste di pecore, ma sono lupi rapaci.

Gesù dice per ben due volte  "dai loro frutti di riconoscerete".

Gesù non dice se sia o meno facile riconoscerli, ma che saranno riconoscibili.

martedì 24 giugno 2014

Serbare nel cuore la Parola


Festa di San Giovanni Battista 


" ...e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose.  Coloro che le udivano, le serbavano in cuor loro" (Luca 1, 65-66).
E nel racconto della nascita di Gesù: "Maria serbava in sé tutte queste cose, meditandole in cuor suo
(Luca 2, 19).
Sarà Lei, Maria, ad accompagnarci insegnandoci a serbare le cose di Dio in noi perché diventino vita della nostra vita.


 

 

domenica 25 maggio 2014

S.5 - La deificazione

Gesù le rispose (alla Samaritana):

«Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva». (Gv 4,10)

La Grazia è un dono soprannaturale con cui Dio, intelligenza e volontà, si unisce intimamente alla nostra intelligenza e volontà, comunicando loro capacità divine.
Si tratta di una vera assunzione nella corrente di carità che è la sostanza stessa di Dio (Thils, op. cit., p. 96).

… quanti sono guidati dallo Spirito di Dio, questi son figli di Dio (Rm 8,14)

.. tutti i  movimenti, operazioni e inclinazioni…., nell’unione con Dio sono cangiati in movimenti divini (S. Giovanni della Croce, Opere, Postulazione Generale dei Carmelitani Scalzi, V edizione, Roma 1959, Fiamma, str. 2, n.34, p. 835)


La nostra intelligenza e volontà partecipano così della vita di Dio. La deificazione è partecipazione alla vita divina che si opera in  noi per mezzo della grazia.

Lo Spirito Santo ci rivela il piano di Dio.
Egli ha fatto a noi

…. grandissime e preziose promesse, affinché per mezzo di queste, diventiamo partecipi della natura divina… (2Pt 1,4)

Mettimi come un sigillo
sul tuo cuore,
come un sigillo sul tuo braccio,
perché forte come la morte
è l’amore.
Inesorabile come gli Inferi
la gelosia:
le sue fiaccole sono fiaccole
di fuoco e di fiamme! (Ct 8,6)


 

venerdì 16 maggio 2014

S.4 - La comunione spirituale



Il santo è un “intimo” a Gesù Cristo.

La comunione spirituale è un particolare contatto con Gesù fuori del sacramento dell’Eucarestia.

L’esempio perfetto della comunione spirituale è dato dalla bellissima pagina del Vangelo che narra della guarigione dell’emorroissa.
Tutti si accalcavano attorno a Gesù, ma solo una donna … lo toccò:

 ... – Chi mi ha toccato? …Qualcuno mi ha toccato!

La donna andò tremante a gettarglisi ai piedi …
- La tua fede ti ha salvata … (Lc 8,45-48)

Questo contatto vivificante con Cristo è possibile in ogni momento. In questa comunione si creano relazioni di una stupenda intimità interiore tra Gesù e l’anima.

Il teologo cerca di studiare la meravigliosa esperienza con Cristo dei santi.

San Bonaventura, il grande teologo francescano, afferma:

Lui, il Cristo, è intimo ad ogni anima. E’ la luce inaccessibile, e tuttavia vicina all’anima, più vicina di quanto non sia vicina l’anima a se stessa (Coll. in Hex:, XII, 9, 11-V. 385b., 386 a.).

Il Cantico dei Cantici, il dialogo tra lo sposo e la sposa, continua nei secoli. Forse oscuro, forse nella desolazione, nella notte dello spirito, a volte nel fulgore dell’estasi.

Quali relazioni di cuore e di anima con il Cristo!

                                                         

S.3 - Gesù in noi


.… vivo non più io, ma vive in me Cristo (Gal 2,20).

San Paolo afferma esplicitamente che Gesù, vero Dio e vero uomo, abita in noi per mezzo della fede (Ef 3,17).

Non si può negare un contatto reale ed efficace non solo con la divinità, ma anche con l’umanità di Gesù per mezzo della fede, con l’adesione intima dell’anima a Lui, con la certezza del colloquio con Lui: posso in ogni istante parlare a Gesù:

Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi ed io vi consolerò (Mt 11,28).

Usciva da Lui una forza che guariva tutti” (Lc 6,19).

Come nella sua vita mortale, così anche ora, promana da Lui una virtù santificatrice

I discepoli di Emmaus sentono nello sconosciuto pellegrino che incontrano lungo il viaggio, Gesù irradiante e “radioattivo”.

E si dissero l’uno all’altro: – non ci ardeva forse il cuore in petto, mentre per strada ci parlava e ci spiegava le Scritture?  (Lc 24,32).

 

sabato 10 maggio 2014

S.2 - Il mistero di Cristo

San Paolo parla del mistero di Cristo ai cristiani di Colossi: 

Giacché voglio sappiate che lotta sostenga … affinché siano consolati i loro cuori, uniti strettamente nell’amore, e giungano a possedere tutta la ricchezza della piena intelligenza, sì da conseguire la conoscenza del mistero di Dio, (cioè) Cristo, in cui sono tutti i tesori riposti della sapienza e della scienza (Col 2, 1-3).


E chiede preghiere per annunciare il mistero di Cristo:

… pregando insieme anche con noi affinché Dio ci apra la porta della parola, e ci sia dato annunziare il mistero di Cristo, per il quale anche ora sono in catene (Col 4,3) 


In Cristo sono riposti i tesori della vita divina dei santi: Io sono la vite, e voi i tralci (Gv 15,5).

Ogni fedele partecipa del Suo sacerdozio regale:

…inserito nel Corpo Mistico di Cristo per mezzo del Battesimo, fortificati dalla virtù dello Spirito Santo per mezzo della Cresima, sono deputati dal Signore stesso all’apostolato. Vengono consacrati per formare un sacerdozio regale e una nazione santa (sfr. 1Pt 2,4-10), onde offrire sacrifici spirituali, mediante ogni attività e testimoniare dappertutto il Cristo (Concilio Ecumenico Vaticano II, Decreto Apostolicam Actuositatem , n. 3).

 

venerdì 9 maggio 2014

S.1 - Lo scopo della vita

"Ardere" per Dio!

Non intendiamo qui parlare di qualcosa di aereo, poco concreto, tipo "spray" - direbbe Papa Francesco - ma di un qualcosa di estremamente concreto nella vita umana, basato

- sulla Rivelazione divina
- sull'insegnamento della Chiesa
- sull'esperienza dei santi

Lo scopo ultimo della vita è la lode eterna di Dio: coloro che raggiungono la pienezza      della vita cristiana sono la lode più alta della Santissima Trinità.

 Il 23 aprile scorso  sono stati canonizzati due papi: Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, ma chi è il Santo? 

Il santo è partecipe della ricchezza del Cristo. È santo chi è giunto alla maturità di uomo fatto, alla misura di età della pienezza di Cristo (Ef 4,13).  

Nel loro giorno natalizio infatti la Chiesa proclama il mistero pasquale realizzato nei santi che hanno sofferto con Cristo e con Lui sono glorificati (Sacrosanctum Concilium, n. 104).





 


 

giovedì 8 maggio 2014

Spiritualita' - Vita nello Spirito

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Colui che manda la luce ed essa va,
la richiama e gli obbedisce trepidante,
le stelle compaiono ai loro posti
e brillano liete; rispondono all’appello  dicono ‘Presente!
e risplendono festeggiando
chi le ha fatte.
Questi è il Dio nostro
e nessun altro gli può stare a paragone
(Libro di Baruch, Cap. 3,32-36).

Coloro che saranno stati saggi rifulgeranno come il fulgore del firmamento … saranno come astri nell'eternità senza fine (Daniele, cap. 12,3).

sabato 3 maggio 2014

Spiritualità 2


Il mistero di Cristo


San Paolo parla del mistero di Cristo ai cristiani di Colossi: 

Giacché voglio sappiate che lotta sostenga … affinché siano consolati i loro cuori, uniti strettamente nell’amore, e giungano a possedere tutta la ricchezza della piena intelligenza, sì da conseguire la conoscenza del mistero di Dio, (cioè) Cristo, in cui sono tutti i tesori riposti della sapienza e della scienza (Col 2, 1-3).


E chiede preghiere per annunciare il mistero di Cristo:

… pregando insieme anche con noi affinché Dio ci apra la porta della parola, e ci sia dato annunziare il mistero di Cristo, per il quale anche ora sono in catene (Col 4,3) 

In Cristo sono riposti i tesori della vita divina dei santi: Io sono la vite, e voi i tralci (Gv 15,5).

Ogni fedele partecipa del Suo sacerdozio regale: 

…inserito nel Corpo Mistico di Cristo per mezzo del Battesimo, fortificati dalla virtù dello Spirito Santo per mezzo della Cresima, sono deputati dal Signore stesso all’apostolato. Vengono consacrati per formare un sacerdozio regale e una nazione santa (sfr. 1Pt 2,4-10), onde offrire sacrifici spirituali, mediante ogni attività e testimoniare dappertutto il Cristo (Concilio Ecumenico Vaticano II, Decreto Apostolicam Actuositatem , n. 3).

Gesù in noi

.… vivo non più io, ma vive in me Cristo (Gal 2,20).  San Paolo afferma esplicitamente che Gesù, vero Dio e vero uomo, abita in noi per mezzo della fede (Ef 3,17).

Non si può negare un contatto reale ed efficace non solo con la divinità, ma anche con l'umanità di Gesù per mezzo della fede, con l'adesione intima dell'anima a Lui, con la certezza del colloquio con Lui: posso in ogni istante parlare a Gesù:


Venite a me voi tutti che siete affaticati e apporessi ed io vi consolerò (Mt 11,28).
Usciva da Lui una forza che guariva tutti" (Lc 6,19).

Come nella sua vita mortale, così anche ora, promana da Lui una virtù santificatrice.
I discepoli di Emmaus sentono nello sconosciuto pellegrino che incontrano lungo il viaggio, Gesù irradiante e "radioattivo".

E si dissero l'uno all'altro: - non ci ardeva forse il cuore in petto, mentre per strada ci parlava e ci spiegava le Scritture?  (Lc 24,32).


La comunione spirituale

Il santo è un "intimo" a Gesù Cristo.
La comunione spirituale è un particolare contatto con Gesù fuori del sacramento dell'Eucarestia.
L'esempio perfetto della comunione spirituale è dato dalla bellissima pagina del Vangelo che narra della guarigione dell'emorroissa.
Tutti si accalcavano attorno a Gesù, ma solo una donna ... lo toccò:

... - Chi mi ha toccato? ...Qualcuno mi ha toccato!
La donna andò tremante a gettarglisi ai piedi ...
- La tua fede ti ha salvata ... (Lc 8,45-48)

Questo contatto vivificante con Cristo è possibile in ogni momento. In questa comunione si creano relazioni di una stupenda intimità interiore tra Gesù e l'anima.
Il teologo cerca di studiare la meravigliosa esperienza con Cristo dei santi.
San Bonaventura afferma:

"Lui, il Cristo, è intimo ad ogni anima. E' la luce inaccessibile, e tuttavia vicina all'anima, più vicina di quanto non sia vicina l'anima a se stessa" (Coll. in Hex:, XII, 9, 11-V. 385b., 386 a.).

Il Cantico dei Cantici, il dialogo tra lo sposo e la sposa, continua nei secoli. Forse oscuro, forse nella desolazione, nella notte dello spirito, a volte nel fulgore dell'estasi.
Quali relazioni di cuore e di anima con il Cristo!

                                                          

venerdì 25 aprile 2014

Già e non ancora ...

Noi stiamo vivendo in questo "tempo".
Il Vangelo di Giovanni al capitolo 21 ce lo dice.

                         " ...ma in quella notte
                         non presero nulla.
                         Quando già era l'alba Gesù si
                         presentò sulla riva, ma i
                         discepoli non si erano accorti
                         che era Gesù"

Benedetto XVI, il papa emerito, ce lo illumina

“Quando già era l'alba Gesù si presentò sulla riva” Ma risurrezione – che cosa è? Non entra nell’ambito delle nostre esperienze, e così il messaggio spesso rimane in qualche misura incompreso, una cosa del passato. La Chiesa cerca di condurci alla sua comprensione, … col
linguaggio dei simboli … Nella Veglia Pasquale ci indica il significato di questo giorno
soprattutto mediante tre simboli: la luce, l’acqua e il canto nuovo – l’alleluia. C’è innanzitutto la luce. La creazione di Dio – ne abbiamo appena ascoltato il racconto biblico – comincia con la parola: “Sia la luce!” (Gen 1, 3). Dove c’è la luce, nasce la vita, il caos può trasformarsi in cosmo. Nel messaggio biblico, la luce è l’immagine più immediata di Dio: Egli è interamente Luminosità, Vita, Verità, Luce. Nella Veglia Pasquale, la Chiesa legge il racconto della creazione come profezia.
Nella risurrezione si verifica in modo più sublime ciò che questo testo descrive come l’inizio di tutte le cose. Dio dice nuovamente: “Sia la luce!”. La risurrezione di Gesù è un’eruzione di luce. La
morte è superata, il sepolcro spalancato. Il Risorto stesso è Luce, la Luce del mondo. Con la risurrezione, il giorno di Dio entra nelle notti della storia. A partire dalla risurrezione, la luce di Dio si diffonde nel mondo e nella storia. Si fa giorno. Solo questa Luce – Gesù Cristo – è la Luce vera,
più del fenomeno fisico di luce. Egli è la Luce pura: Dio stesso, che fa nascere una nuova creazione in mezzo a quella antica, trasforma il caos in cosmo.
Omelia della veglia pasquale, 11/04/2009 ( © Libreria Editrice Vaticana)

domenica 30 marzo 2014

Splendore di bellezza

Dio attira a sé con lo splendore di bellezza che da Lui rifulge, come canta il Salmo 49

domenica 23 marzo 2014

Abbandono in Dio




Tu che abiti al riparo dell'Altissimo 
e dimori all'ombra dell'Onnipotente, di' al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,mio Dio, in cui confido». Egli ...  ti coprirà con le sue penne, sotto le sue ali troverai rifugio ... (Sal 90)


E' uno dei salmi in cui si prospetta in filigrana la vicenda di Gesù, tentato dal demonio, ucciso sulla croce, eppure vittorioso. Lui che, morente grida: "Padre, nelle tue mani affido il mio spirito" (Luca 26, 47).


Perché non"dimorare" anche noi all'ombra dell'Altissimo? 


 

 

venerdì 21 marzo 2014

Un cercatore di verità

Niccolò Stenone  nasce in Danimarca da una ricca famiglia luterana nel 1638, studia medicina e scopre il famoso dotto di Stenone. Naturalista, geologo, anatomista, matematico, diviene un luminare, accolto da sovrani e accademie di tutta Europa. L’ansia di conoscenza si estende anche ai problemi della fede, specie quando si stabilisce a Firenze. Qui si fa cattolico. Continua le sue ricerche di scienza e di fede. Viene ordinato sacerdote nel 1675 a Firenze e due anni dopo è vescovo. Viene inviato dal papa come vicario apostolico nella Germania del Nord quasi tutta luterana. Va a piedi da Roma ad Hannover: il suo agire da vescovo cattolico in terra di Riforma è visto oggi come un preannuncio ecumenico. Il vescovo-scienziato fa a piedi molte visite pastorali come umile missionario  finché, stroncato dalle numerose crisi renali, si spegne in una cittadina della Germania nel novembre del 1696: i Luterani ospitano il suo corpo nella loro chiesa.! Di qui sarà portato a Firenze nella basilica di San Lorenzo, dove si trova tuttora.
Giovanni Paolo II nel 1988 lo ha proclamato beato, in ragione del suo "instancabile pellegrinare alla ricerca della verità, di quella scientifica e di quella religiosa".
Qualcuno si domanda perché ho messo questo post. Perche cercando testimonianze su San Giuseppe, ho trovato questo umile apostolo di carità e di verità! 

venerdì 7 febbraio 2014

dal Cenacolo di Gennaio 2014


Vi annuncio una grande gioia… (Lc  2,10)condivisioni su “Evangelii Gaudium” di Papa Francesco)

Il Vangelo è proprio una notizia di gioia. Devo amare quella persona con cui ho a che fare in ogni momento: entrare, amandola, nei suoi problemi, allora potrò riempirli con la gioia che viene da Gesù e che contagia

Tutti noi battezzati siamo missionari di per sé. Siamo noi per primi ad essere evangelizzati. Ora c’è Gesù in mezzo a noi che ci guarda con tenerezza…
Tutti abbiamo avuto un “momento di salvezza”, un incontro con Gesù: non abbiamo paura di raccontarlo, come la Samaritana, che non ha paura di narrare la sua storia. Gesù ci ama al di là delle nostre imperfezioni… Così si arriverà a “correre” come dice San Paolo: “corro … ma non batto l’aria”  
(1Cor 9,26).

Ieri sera in TV la pubblicità del Voltaren mi ha richiamato la Parola di Dio: poca pomata massaggiata con cura, lentamente penetra e mi fa passare il dolore; così, poca Parola di Dio masticata, ruminata, lentamente penetra, mi trasforma, mi guarisce, così poi corro…

Ave Maria …ti annuncio una grande cosa .. E Maria accoglie la Parola…
questa Parola, perché è qui che viene a trasformarmi.

E’ consolante pensare che l’opera è prima di tutto di Dio … Tutti ricordiamo “momenti di salvezza”, di incontro con Gesù. Mi ha sempre colpito quel “erano circa le quattro del pomeriggio…”

Il bene tende sempre ad attecchire. Devo pensare: “quel che dico, sia per il suo bene…” Offrire gioia, gioia per la Pasqua, e mettiamo ali come  di aquile. Tener conto dei cambiamenti culturali che stanno avvenendo. Il Vangelo è sempre lo stesso ed è sempre nuovo. Far risaltare la novità del Vangelo. Gesù può anche rompere gli schemi: non fossilizzarci.
Vangelo, Vangelo, Vangelo… guardando
all’ Immacolata

Il prossimo Cenacolo è previsto per sabato 15 febbraio alle ore 16 presso il 
Centro culturale Chicercatrova - Corso Peschiera, 192/A - Torino

 


 

Briciole di Luce ... dal Cenacolo di Gennaio 2014


Vi annuncio una grande gioia… (Lc  2,10)condivisioni su “Evangelii Gaudium” di Papa Francesco)


Il Vangelo è proprio una notizia di gioia. Devo amare quella persona con cui ho a che fare in ogni momento: entrare, amandola, nei suoi problemi, allora potrò riempirli con la gioia che viene da Gesù e che contagia


Tutti noi battezzati siamo missionari di per sé. Siamo noi per primi ad essere evangelizzati. Ora c’è Gesù in mezzo a noi che ci guarda con tenerezza…
Tutti abbiamo avuto un “momento di salvezza”, un incontro con Gesù: non abbiamo paura di raccontarlo, come la Samaritana, che non ha paura di narrare la sua storia. Gesù ci ama al di là delle nostre imperfezioni… Così si arriverà a “correre” come dice San Paolo: “corro … ma non batto l’aria”  
(1Cor 9,26).


Ieri sera in TV la pubblicità del Voltaren mi ha richiamato la Parola di Dio: poca pomata massaggiata con cura, lentamente penetra e mi fa passare il dolore; così, poca Parola di Dio masticata, ruminata, lentamente penetra, mi trasforma, mi guarisce, così poi corro…


Ave Maria …ti annuncio una grande cosa .. E Maria accoglie la Parola…

questa Parola, perché è qui che viene a trasformarmi.


E’ consolante pensare che l’opera è prima di tutto di Dio … Tutti ricordiamo “momenti di salvezza”, di incontro con Gesù. Mi ha sempre colpito quel “erano circa le quattro del pomeriggio…”


Il bene tende sempre ad attecchire. Devo pensare: “quel che dico, sia per il suo bene…” Offrire gioia, gioia per la Pasqua, e mettiamo ali come  di aquile. Tener conto dei cambiamenti culturali che stanno avvenendo. Il Vangelo è sempre lo stesso ed è sempre nuovo. Far risaltare la novità del Vangelo. Gesù può anche rompere gli schemi: non fossilizzarci.



Vangelo, Vangelo, Vangelo… guardando
all’ Immacolata

 

Il prossimo Cenacolo è previsto per sabato 24 maggio alle ore 16 e venerdì alle ore 21 presso il Centro culturale Chicercatrova - Corso Peschiera, 192/A - Torino