E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi vedemmo la sua gloria,
gloria come di unigenito dal Padre,pieno di grazia e di verità.
(Gv 1,13)
Iniziamo
con queste parole che sono un canto che unisce cielo e terra. E leggendo il
Vangelo di oggi 19 gennaio sottolineiamo ciò che ci colpisce, come suggeriva il
card. Martini per la Lectio divina:
Il giorno
dopo [Giovanni], vedendo Gesù venire verso di lui, disse: "Ecco
l'agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!
Egli è colui del quale ho detto: "Dopo di me
viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me".
Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare
nell'acqua, perché egli fosse manifestato a Israele. Giovanni testimoniò dicendo: "Ho contemplato
lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha
inviato a battezzare nell'acqua mi disse: "Colui sul quale vedrai discendere
e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo". E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio
di Dio"(Gv 1,29-34).
Carissimi, questa è una notizia molto bella! Tutto è in
movimento in questo brano, tutto è in relazione! Ricordiamo che chi si
lascia illuminare dalla Parola, cammina nella luce: Gesù viene, e l'amore di Dio è stato riversato nei
nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato (Lettera ai Romani 5,5).
E
nell’Apocalisse (3,20) Gesù sussurra: “Ecco, io sto alla porta e busso, se
qualcuno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui, e cenerò con lui
ed egli con me.” Ma attenzione! Gesù sta alla porta del nostro
cuore e bussa, ma poi tutto dipende da un “se”:
udire la sua voce e aprire la porta. Tutto il resto viene
da sé, ed è indescrivibile!
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Lunedì 17 febbraio ore 18 – Eremo in città:
Cenacolo su “La fede del centurione”: spazio
per spunti di Lectio divina alla scuola del Card. Martini su Luca 7,1-10 e
meditazione silenziosa. Via Pragelato 24/D – Torino. Aperto a tutti.