I salmi sono gioielli che
ci insegnano a pregare, a vivere; anche Gesù e Maria li hanno pregati. Quanti
santi hanno pregato i salmi! Essi cantano ciò che il Padre - che è padre e
madre - vuole sentir catare da noi nella vita; ma ce n’è uno che magistralmente
canta l’abbandono totale in Dio, come bambini. Eccolo:
Signore, non si esalta il
mio cuore
né i miei occhi guardano in alto;
non vado cercando cose grandi
né meraviglie più alte di me.
Io invece resto quieto e sereno:
come un bimbo svezzato in braccio a sua madre,
come un bimbo svezzato è in me l'anima mia.
Israele (ciascuno di noi) attenda il Signore,
da ora e per sempre. (131/130)
Anche Maria, all'annuncio dell'Angelo, si è abbandonata, ha detto “Eccomi! Sì”.
E da quel “sì” è nato Gesù.
Noi pure possiamo diventare madri di Gesù. L’ha detto Lui nel Vangelo di Marco
3,34-35: «Ecco mia madre e i miei
fratelli! Chi
compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre».
Ecco,
anche noi possiamo far nascere Gesù attorno a noi ogni giorno, fino all'ultimo
giorno della nostra vita.
Come gli angeli
volare
eternamente
immobili dentro il tuo gorgo
e contemplare i tuoi occhi.
Ancor più, ancor più e sempre,
o Dio, o Amato,
in ogni cosa piacerti!
Sensi di fanciullo ti chiedo,
di farmi interiore e mite,
e taciturno nella tua pace.
E di possedere un cuore chiaro.
(David Maria Turoldo).