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martedì 5 dicembre 2017


Papa Francesco: a Santa Marta, “essere umili” significa “sopportare le umiliazioni come le ha sopportate Gesù”
 “Qualcuno crede che essere umile è essere educato, cortese, chiudere gli occhi nella preghiera”. “No, essere umile non è quello”. Per “sapere se sono umile”, “c’è un segno, un segnale, l’unico: accettare le umiliazioni. L’umiltà senza umiliazioni non è umiltà. Umile è quell’uomo, quella donna, che è capace di sopportare le umiliazioni come le ha sopportate Gesù, l’umiliato, il grande umiliato”. Lo ha affermato questa mattina Papa Francesco, nell’omelia della Messa celebrata a Casa Santa Marta. Secondo quanto riferisce Radio Vaticana,

domenica 3 dicembre 2017

Vegliate!

Vangelo (Mc 13,33-37)

Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all'improvviso, non vi trovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».



giovedì 21 settembre 2017

È questione di aprire la porta

Andando via di là, Gesù vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù li udì e disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.  Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori»  (Matteo, 9,9-13).

Notiamo che mettersi a tavola con Gesù è una scelta dei pubblicani e dei peccatori. Ora è Gesù che si mette a tavola con noi... se lo vogliamo: basta ascoltare la sua voce e aprirgli la porta.

mercoledì 20 settembre 2017

Bambini capricciosi




A chi dunque posso paragonare la gente di questa generazione? A chi è simile? È simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri così:
"Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!".
È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: "È indemoniato". È venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e voi dite: "Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!". Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli".

Il Vangelo è sempre attuale!

sabato 29 aprile 2017

Nulla ti turbi


         

"Nada te turbe, nada te espante, quien à Dios tiene nada le falta. Solo Dios basta. Todo se pasa, Dios no se muda, la paciencia todo lo alcanza. Niente ti turbi, niente ti spaventi, chi ha Dio niente gli manca. Solo Dio basta. Tutto passa, Dio non cambia, la pazienza tutto lo raggiunge (Santa Teresa d'Avila). 


Non abbiate paura! Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l'uomo. Solo lui lo sa!

                    San Giovanni Paolo II

mercoledì 26 aprile 2017

Giustizia e misericordia


L'amore appassionato di Dio per il suo popolo — per l'uomo — è nello stesso tempo un amore che perdona.
Esso è talmente grande da rivolgere Dio contro se stesso, il suo amore contro la sua giustizia. Il cristiano vede, in questo, già profilarsi velatamente il mistero della Croce: Dio ama tanto l'uomo che, facendosi uomo Egli stesso, lo segue fin nella morte e in questo modo riconcilia giustizia e amore.


Benedetto XVI, Deus caritas est

martedì 25 aprile 2017

Vangelo

La presentazione del messaggio evangelico non e' per la Chiesa un contributo facoltativo: e' il dovere che le incombe per mandato del Signore Gesu', affinche' gli uomini possano credere ed essere salvati. Si, questo messaggio e' necessario. E' unico. E' insostituibile.
Non sopporta ne' indifferenza, ne' sincretismi, ne' accomodamenti.
E' in causa la salvezza degli uomini. Esso rappresenta la bellezza della rivelazione. Comporta una saggezza che non e' di questo mondo. È' capace di suscitare, per se stesso, la fede, una fede che poggia sulla potenza di Dio. Esso e' la Verita'.
Merita che l'Apostolo vi consacri tutto il suo tempo,
tutte le sue energie, e vi sacrifichi, se necessario, la propria vita.


Paolo VI, Evangelii nuntiandi

giovedì 2 febbraio 2017

Relazione d'amore

Ai tuoi occhi, mille anni
sono come il giorno di ieri che è passato, *
come un turno di veglia nella notte (Sal 90, 4)

Davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo (2 Pt 3, 8).

Ora comprendo meglio questa Parola. Non sarà forse perché in una un relazione, anche umana, non conta la durata, ma l'intensità, l'amore? E la fede è una relazione d'amore con Dio.

mercoledì 11 gennaio 2017

C’è silenzio e silenzio


Scarica  2017 Briciole 01  

Siamo tutti in ricerca, pellegri­ni dell'assoluto e del "senso". Soltanto con questa tensione in­teriore si può vivere ancora. Si può ancora dire che la vita è bella se la vediamo in questa luce, se non è spenta in noi la sete di bellezza e di verità, cioè di significato. Cercatori di senso.