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venerdì 17 ottobre 2014

Vuoti di orgoglio pieni di amore

Briciole n. 5

Vuoti di orgoglio pieni di amore
Signore, non si inorgoglisce il mio cuore
e non si leva con superbia il mio sguardo;
non vado in cerca di cose grandi, superiori alle mie forze.
lo sono tranquillo e sereno come bimbo svezzato in braccio a
sua madre, come un bimbo svezzato è l'anima mia.
Speri Israele nel Signore, ora e sempre (Salmo 130/131).
Il pellegrino orante respinge la grande tentazione di voler essere
come Dio, arbitro del bene e del male.

Una Donna vestita di sole


L’Apocalisse è un libro misteriosissimo, in cui non solo abbiamo una letteratura particolare, ma abbiamo come un messaggio segreto, cifrato, pagine misteriose, che però ci danno tanta gioia! l’Apocalisse è un qualcosa di bello, di stupendo che ci parla del paradiso, di quella festa di luce, di fuoco, a cui noi dobbiamo aggiungere altro fuoco. Il destino dell’uomo è un destino di fiamma: in questa vita dobbiamo raccogliere il fuoco per aumentare il fuoco alla grande festa della sala del convito!
Ed ecco, assistiamo a questo portento della chiesa escatologica, la chiesa che sarà quando saranno cieli nuovi e terra nuova. “Si aprì il tempio di Dio e apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle.”
Prima che si parlasse di Gesù Cristo in Genesi si parlò della Madonna, e nell’ultimo libro della Scrittura si parla della Madonna: tutta la Rivelazione è chiusa, circondata dalle dodici stelle della Madonna!
Non contestiamo mai la preghiera in genere, ma in particolare la preghiera, la devozione a Maria! E’ un punto fondamentale. Non contestiamola mai! L’Ave Maria, l’Ave Maria, l’Ave Maria! (cfr Padre Giuseppe Maria).

Con Gesù è gioia


Non pensiamo che vivere da cristiani sia una cosa triste, quasi vivere una “mezza” vita. NO! Gesù non toglie nulla: Gesù dona sempre, dona tutto!
Gesù si presenta così nel Cenacolo dopo la risurrezione:
“ La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi!” (Giovanni 20, 19-21).

E Papa Francesco ci ricorda:
“La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia” (Evangelii Gaudium n, 1).
La pace sia con voi! Troviamo sovente questo saluto sulla bocca di Gesù quando incontra i suoi: la pace è il dono della pienezza di tutti i beni, della salvezza in tutta la sua ricchezza: il non mancare il bersaglio nella vita.

martedì 7 ottobre 2014

Perché piangi Francesco?

Piangendo Francesco
disse un giorno a Gesù:
"Amo il sole, amo le stelle,
amo Chiara e le sorelle,
amo il cuore degli uomini,
amo tutte le cose belle...
O Signore, mi devi perdonare
perché te solo io vorrei amare."
Sorridendo il Signore gli rispose così:
"Amo il sole, amo le stelle,
amo Chiara e le sorelle,
amo il cuore degli uomini,
amo tutte le cose belle...
O Francesco, non devi piangere più,
perché io amo ciò che ami tu.
(Anonimo, dal calendario di Frate Indovino del 2001)