Translate

martedì 30 marzo 2021

Come bimbi in braccio alla madre

 

I salmi sono gioielli che ci insegnano a pregare, a vivere; anche Gesù e Maria li hanno pregati. Quanti santi hanno pregato i salmi! Essi cantano ciò che il Padre - che è padre e madre - vuole sentir catare da noi nella vita; ma ce n’è uno che magistralmente canta l’abbandono totale in Dio, come bambini. Eccolo:

Signore, non si esalta il mio cuore
né i miei occhi guardano in alto;
non vado cercando cose grandi
né meraviglie più alte di me.


Io invece resto quieto e sereno:

come un bimbo svezzato in braccio a sua madre,
come un bimbo svezzato è in me l'anima mia.


 Israele (ciascuno di noi) attenda il Signore,
da ora e per sempre. (131/130)


Anche Maria, all'annuncio dell'Angelo, si è abbandonata, ha detto “Eccomi! Sì”. E da quel “sì” è nato Gesù. 

Noi pure possiamo diventare madri di Gesù. L’ha detto Lui nel Vangelo di Marco 3,34-35: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre».

Ecco, anche noi possiamo far nascere Gesù attorno a noi ogni giorno, fino all'ultimo giorno della nostra vita.

 

Come gli angeli volare
eternamente
immobili dentro il tuo gorgo
e contemplare i tuoi occhi.
Ancor più, ancor più e sempre,
o Dio, o Amato,
in ogni cosa piacerti!
Sensi di fanciullo ti chiedo,
di farmi interiore e mite,
e taciturno nella tua pace.
E di possedere un cuore chiaro.
(David Maria Turoldo).

venerdì 5 marzo 2021

Essere profumo di Cristo

Si legge sul  Corriere della Sera del 23 febbraio 2021:

“Ore 10,15, villaggio di Kibumba, tre chilometri da Goma. Nella savana più pericolosa del più pericoloso Paese africano, avanzano due jeep bianche. Davanti c’è una missione del World Food Programme,
dietro c’è l’ambasciatore italiano in Congo, Luca Attanasio: l’accompagna un funzionario italiano del Wfp, Rocco Leone, e lo scorta un carabiniere, Vittorio Iacovacci. Due autisti, due bodyguard congolesi, sette persone in tutto: un piccolo e discreto convoglio, solo i distintivi Onu sulle portiere. È una missione informale, l’addetto consolare Alfredo Russo doveva parteciparvi ma all’ultimo è rimasto a casa. L’ambasciatore ha passato la domenica da un amico saveriano, padre Franco Bordignon, e ora in sneaker e occhiali scuri va a Rutshuru per visitare una scuola che deve ricevere aiuti alimentari. Nessuno porta l’auricolare di sicurezza, non ci sono ponti radio d’allerta, la strada è considerata «pulita» e relativamente sicura". L’ambasciatore italiano in Congo Luca Attanasio il giorno prima dell’agguato mortale era stato a cena a Goma dai missionari ed aveva detto loro:  «Porterò le mie figlie a trovarvi». 


Attanasio è stato un cristiano autentico. 
San Paolo nella seconda lettera ai Corinzi scrive: “Noi siamo infatti dinanzi a Dio il profumo di Cristo” “ (2,15). 
“Profumo”, espressione già presente nell’Antico Testamento, indica qualcosa d’inesprimibile e nello stesso tempo di  immediato, che ci giunge attraverso i sensi. 
All’inizio del Cantico dei Cantici, che celebra un amore umano e nello stesso tempo allude all’amore sponsale di Dio per l’umanità, leggiamo: 
 
       Inebrianti sono i tuoi profumi per la fragranza,
       aroma che si spande è il tuo nome: 
       per questo le ragazze di te si innamorano. 
       Trascinami con te, corriamo! (1,3-4). 

Sappiamo che
  quando c’è  l’espressione “il nome “ nella Bbbia, s’intende la persona; per cui è come si dicesse: «Tu sei aroma che si spande!
Il cristiano partecipa del profumo di Cristo e lo spande attorno a sé e nel mondo intero.