Il santo è un “intimo” a Gesù Cristo.
La comunione spirituale è un particolare contatto con Gesù fuori del sacramento dell’Eucarestia.
L’esempio perfetto della comunione spirituale è dato dalla bellissima pagina del Vangelo che narra della guarigione dell’emorroissa.
Tutti si accalcavano attorno a Gesù, ma solo una donna … lo toccò:
Tutti si accalcavano attorno a Gesù, ma solo una donna … lo toccò:
... – Chi mi ha toccato? …Qualcuno mi ha toccato!
La donna andò tremante a gettarglisi ai piedi …
- La tua fede ti ha salvata … (Lc 8,45-48)
Questo contatto vivificante con Cristo è possibile in ogni momento. In questa comunione si creano relazioni di una stupenda intimità interiore tra Gesù e l’anima.
Il teologo cerca di studiare la meravigliosa esperienza con Cristo dei santi.
San Bonaventura, il grande teologo francescano, afferma:
Lui, il Cristo, è intimo ad ogni anima. E’ la luce inaccessibile, e tuttavia vicina all’anima, più vicina di quanto non sia vicina l’anima a se stessa (Coll. in Hex:, XII, 9, 11-V. 385b., 386 a.).
Il Cantico dei Cantici, il dialogo tra lo sposo e la sposa, continua nei secoli. Forse oscuro, forse nella desolazione, nella notte dello spirito, a volte nel fulgore dell’estasi.
Quali relazioni di cuore e di anima con il Cristo!