lo ha detto durante l’omelia in San Petronio, il padre francescano Bernardo Boschi, confessore di Lucio Dalla, che ha tracciato un ricordo dell’artista scomparso mettendone in risalto l’aspetto della fede. Del cantante ha ricordato “l’aspetto schivo, ma anche quella sottile ironia, quella profondità, quella specie clownesca che rivestiva la sua umanità”, chiedendosi da dove veniva. “Da un colloquio con Dio incredibile”, ha detto ancora il francescano, che ha ricordato Dalla quando si raccoglieva davanti all’Immacolata quasi come davanti a una mamma. “Questa è stata la sua fede – ha detto ancora il francescano – la sua grandezza passava attraverso tutta l’umanità”.
“Lucio attingeva dalla profondità, aveva una profonda sete di Dio, dell’assoluto – ha detto ancora padre Boschi – Lucio trasmetteva gioia, serenità, perché attingeva da questo”. …
(tratto da grr.rai.it del 4 marzo 2012