Translate

lunedì 2 luglio 2012

Lo Spirito Santo, il Vento

Tratto da: Un simbolo biblico dello Spirito Santo: il vento
Padre Ubaldo Terrinoni, OFM Capp.
Ruach: vento e respiro
È  paradossale ma vera l’affermazione del teologo protestante Karl Barth nel suo commento all’epistola ai Romani: «Dello Spirito Santo è impossibile parlarne, impossibile tacere». La terza persona della santissima Trinità non è un fantasma inafferabile, non è una realtà evanescente, né una forza misteriosa, indecifrabile. Tutt’altro! È una persona divina, presente e molto dinamica nella storia della salvezza; svolge la specifica missione di santificare, consigliare, consolare, sostenere e guidare il cammino spirituale di ogni uomo. È Dio eterno, infinito, onnipotente, della stessa sostanza del Padre e del Figlio.
Il vento, simbolo dello Spirito
In alcuni testi del Nuovo Testamento, gli autori ispirati fanno  riferimento al fenomeno tanto comune del vento per rendere più accessibili la misteriosa azione dello Spirito Santo nella vita del cristiano. Nella narrazione che Luca fa della Pentecoste descrive la presenza dello Spirito nel Cenacolo di Gerusalemme come un «Vento che si abbatte gagliardo» (At 2,2). Ma già Gesù, nel dialogo notturno con Nicodemo, un capo dei giudei, si era riferito al vento per annunciargli una nuova nascita dall’Alto: «Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito» (Gv 3,7-8).
Quel maestro in Israele, Nicodemo, non deve ritenere  impossibile ciò che umanamente non è spiegabile. Una nuova nascita per intervento dello Spirito non è impossibile. Al contrario, è possibile e reale, pur restando tanto misteriosa. Del resto si pensi al vento…! Secondo una antichissima convinzione molto diffusa nella cultura semitica, il vento era ritenuto come una realtà piena di mistero, una realtà inafferrabile, imprevedibile, invisibile, ma se ne avverte il passaggio e sono riscontrabili a occhio nudo i suoi effetti: il vento spira, sibila, agita le foglie, rispande il profumo nell’aria, spazza via le nubi e rende azzurro il cielo, piega i rami e sradica gli alberi. Ebbene, come il vento esiste e lo si avverte negli effetti, anche se è inspiegabile, così è dello Spirito: esiste e opera, benché resti misteriosa la sua esistenza e la sua attività. Il vento che soffia dall’Alto, dal Cielo, da Dio, non lo si vede, ma si fa sentire; non ha un volto da offrire alla visione ma fa avvertire la sua presenza: è una forza che afferra tutta la persona, è un fuoco che riscalda e illumina “dentro”, è un impulso irresistibile che parte dal più profondo e investe vita, lavoro, aspirazioni e progetti. La sua azione segreta e discreta si manifesta nelle ispirazioni, nelle illuminazioni improvvise, negli eroismi di carità, nella forza di svincolarci dalla stretta delle numerose schiavitù del male, della paura, del conformismo e ci fa risultare persone nuove, coraggiose, ricche di slanci e di creatività. L’esperienza conferma largamente che il vento soffia qua e là, dove più forte e dove meno, dove a lungo e dove brevemente. Spazia per l’universo, sui monti e sui mari, senza che gli si possano imporre degli argini, dei limiti invalicabili e senza che sia possibile catturarlo e imbavagliarlo. Ma ciò è molto più vero dell’altro “Vento” che spira dall’Alto: agisce con sovrana libertà dove vuole, come e quando vuole; il suo arrivo, la sua intima azione e l’incidenza della sua opera restano nascoste all’uomo. Però la certezza assoluta di fede è che egli diventa il nuovo principio vitale dell’uomo, agisce intimamente in lui per modellarlo a immagine di Cristo «Uomo perfetto» (GS, 22). E persegue così la storia della salvezza, ma alla storia dell’antica alleanza costituita da eventi esterni, ne fa seguito un’altra, quella della nuova alleanza, fatta di eventi interiori di cui lo Spirito è protagonista.

(Cfr. Opera dello Spirito Santo: http://www.spiritosanto.org/)