Briciole di luce - Vangelo di Marco 14,1-9.
Betania significa casa del povero: siamo in casa di Simone il lebbroso, uno considerato impuro. Qui Gesù è visitato da una donna, che è anche lei impura, e compie un gesto di alto valore simbolico: “Ruppe il vaso”, e “Versò il profumo sul suo capo”.
Versare olio sul capo era l'azione dei sacerdoti che consacravano re e profeti; la donna sta compiendo un'azione che ha prerogative sacerdotali. Ecco perché i suoi s’indignarono; lei versa un vasetto di nardo, profumo preziosissimo.
Questa donna anticipa ciò che avverrà sulla croce. Gesù, vaso preziosissimo, verrà spezzato, e per questo ne uscirà un profumo che impregnerà la realtà intera strappandola dalla morte.
In ebraico, il nome è uguale all’essenza della persona. Il nome, l'essenza di Dio è l'amore. Sulla croce quando verrà spezzato il corpo di Cristo, il nome di Dio, l'essenza di Dio, l'amore, il profumo di Dio, verrà elargito su tutti indistintamente: buono, cattivo, delinquente, santo, maschio o femmina.
Notare la portata simbolica di questo brano: Gesù è sdraiato a tavola; Maria sdraiò Gesù sulla mangiatoia: Gesù si fa mangiare, l’amore si fa mangiare. Alabastro, vetro preziosissimo; è Cristo questo vaso preziosissimo che contiene tutta la pienezza della divinità (È in lui che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità,Colossesi 2,9).
Perché l'ha spezzato? C'era il tappo! Perché l'amore conservato, misurato, cessa di essere amore: l'amore non va misurato, non si può conservare. Lo spreco è misura dell'amore, la misura dell’amore è non avere misura.
E alcuni si indignarono… “Perché questo spreco di profumo?” Non bastava amare un po' di meno? Non meritava amare così...
Sciala! Sciala! L'amore va buttato! Calcolare nell'amore non è amore, solo lo spreco dell'amore guarisce una vita che sta andando in putrefazione.
Questa è la tentazione: di non sprecare tempo, energie. No, se si trattiene qualcosa, fallisce tutto.
Gesù dice: “Lasciatela stare, ha compiuto un’azione buona verso di me… Ella ha fatto ciò che era in suo potere, ha unto in anticipo il mio corpo per la sepoltura”.
Ogni volta che amiamo si compie una nuova creazione, si strappa alla morte.
Andranno a profumarlo dopo la sepoltura, ma inutilmente: non lo troveranno. L’amore strappa dal sepolcro, chiama, è già fuori dal sepolcro. Se amiamo possiamo fare in modo che le persone che amiamo possano essere preservate dal sepolcro.
(tratto da un commento di don Paolo Scquizzato).