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domenica 10 marzo 2019

Gesù a Nazareth

C’è gran fermento a Nazareth: è tornato Gesù, il figlio del falegname! Alcuni dicono che è stato in Giudea dove ha ricevuto il battesimo di Giovanni, ed è avvenuto qualcosa di insolito. La madre in special modo, trepidante, gli avrà forse detto: “Figlio, come sei cambiato!
Quel sabato Gesù entra nella tranquilla sinagoga di Nazareth e si alza a leggere. Cerca e trova nel rotolo del profeta Isaia le seguenti parole:

Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore. 
Poi dice: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi».
La gente si accorge che Gesù ha interrotto la lettura - che non poteva essere interrotta - del passo di Isaia che continuava con quella che era l’attesa del popolo: “il  giorno di vendetta del nostro Dio”.   Ma questa frase non arriva.
Tutto degenera in un’esplosione d’ira, perché la gente attende un Messia rivoluzionario e liberatore dal giogo degli stranieri.
Cercheranno di ucciderlo! E siamo solo all’inizio della sua vita pubblica.
Il sogno di Gesù, invece, allora come OGGI, è quello delle “Beatitudini”!