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venerdì 27 maggio 2016

Come l’erba


Molti anni sono passati da quando il suo amato Maestro è stato crocifisso, e ora Pietro, modellato dalla vita, è diventato più saggio, un po’ come accade a tutti noi. E scrive:  Tutti i mortali sono come l'erba e ogni loro splendore è come fiore d'erba. L'erba inaridisce, i fiori cadono, ma la parola del Signore rimane in eterno (1 Pietro 1, 24-25).


Forse ricorda quel giorno lontano, quando mentre erano in viaggio per salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti a loro ed essi erano sgomenti,  salivano in silenzio.

Ad un tratto la confidenza del Maestro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi: lo condanneranno a morte, lo consegneranno ai pagani, lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno; ma dopo tre giorni risusciterà».

Pietro quando scrive ha ormai avuto la grande   esperienza: Egli è vivo!
Nulla è più come prima!