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martedì 24 aprile 2018
Al calar del sole
Al calar del sole,
tutti quelli che avevano infermi colpiti da mali di ogni genere li condussero a
lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. (Luca 4,40).
Giunge la sera, la giornata di Gesù è
quasi terminata, ma ecco che da tutta la città vengono portati malati e
indemoniati davanti alla porta della casa in cui egli si trova. Non si dice letteralmente “li guariva”, ma “li curava”. Il prendersi
cura è espressione di qualcosa che viene dall’amore.
La sera nei Vangeli ha un grande valore simbolico: è
preludio dell’ultima sera, quando Gesù farà il dono totale di sé. Per noi la
sera e la notte sono il simbolo della morte, dove tutto è finito, qui invece è
il luogo dove tutto esplode in pienezza di vita.
Il profeta Isaia nel carme 53 dice che “…egli
si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori.” Gesù ha
portato su di sé tutte le nostre notti, i nostri mali, le nostre ferite.
La croce è l’impotenza di Dio che ci salva. Allora la
stessa morte diventa non più morte, ma luogo di comunione e di vita piena.
Questo passo di Luca ci fa vedere in modo diverso la sera: è
un anticipo di quello che sarà la resurrezione.
(cfr. Silvano Fausti,
Gesuiti di Villapizzone).
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Lunedì 7 maggio alle ore 18 ci troveremo in Corso Peschiera 192/a - Torino, per il Cenacolo mensile: una lectio divina (Vangelo di Luca 5,1-11), seguita da un tempo di condivisione e preghiera. L’incontro è aperto a tutti.
Lunedì 7 maggio alle ore 18 ci troveremo in Corso Peschiera 192/a - Torino, per il Cenacolo mensile: una lectio divina (Vangelo di Luca 5,1-11), seguita da un tempo di condivisione e preghiera. L’incontro è aperto a tutti.
Riferimenti: www.movimentodellimmacolata.it
info@movimentodellimmacolata.it
Tel. 3339988827 – 3331874182
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domenica 1 aprile 2018
Risurrezione

"La Risurrezione di
Cristo fu un evento talmente inaudito per i discepoli che per tentare di
raccontarla non trovarono un'unica parola specifica, ma adottarono due gruppi
di parole derivate dai verbi "svegliarsi" e "alzarsi". Ed è
così bello pensare che si tratta dei verbi del mattino, di ognuno dei nostri
mattini, quando ci svegliamo e ci alziamo e il primo passo è un passo nel
mistero: le nostre piccole risurrezioni quotidiane. Il mattino dell'uomo ha
prestato agli evangelisti un vocabolario limpido e concreto per dire
l'indicibile.
E questo significa forse che ad ogni mattino mi è dato di percepire
qualcosa del mistero, respirare Cristo risorto, incontrare qualcosa
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